THE TRAIGHT STORY - UNA STORIA VERA
di David Lynch
MARTEDI' 26 SETTEMBRE - ore 21:00
SALA GRANDE - CINEMA MULTISALA VERDI - VITTORIO VENETO
The Straight Story - Una storia vera, il capolavoro di David Lynch, è il "Film del Mese" di settembre, in una nuova edizione restaurata e sottotitolata grazie alla Cineteca di Bologna.
The Straight Story - Una storia vera
USA 1999, 112', colore, versione originale con sottotitoli in italiano
Regia: David Lynch
Con Richard Farnsworth, Sissy Spacek, Harry Dean Santon
TRAMA
“Una storia vera” di David Lynch, del 1999, in originale è “The Straight Story”, che vale due: significa “Una storia dritta” e significa “La storia di Straight”. È ispirato a un fatto realmente accaduto. Alvin Straight, un contadino dell'Iowa, nel 1994, all'età di 73 anni, si mise in viaggio su un piccolo trattorino tosaerba per andare a trovare il fratello che aveva avuto un infarto. Per coprire le 240 miglia tra Laurens (Iowa) e Mount Zion (Wisconsin), Straight impiegò sei settimane alla velocità di 5 miglia all'ora. Lynch ha trasformato questa notizia di cronaca in un film che è una storia “straight”. Dritta nel senso di lineare. Dritta nel senso di giusta e nobile.
RECENSIONE
Un capolavoro. Senza possibilità di discussione. Per questo il ritorno nei cinema italiani del film di David Lynch del 1999 è un’occasione da non perdere. E chi teme il “lato oscuro” (e qualche volta criptico) del regista sappia che questo film è di una semplicità e una leggibilità cristalline.
La storia di un viaggio di sei settimane, scandite da molti e curiosi incontri per accompagnare lo spettatore a scoprire (e a stupirsi) delle grandi e piccole cose della vita, perfetto antidoto nel nome di Whitman e Hawthorne alla superficialità di tanto cinema effettistico, capace di riflettere sulla morte, sulla famiglia, sulla memoria e insieme sulla frontiera e il paesaggio americano, che la fotografia di Freddie Francis e la musica di Angelo Badalamenti esaltano al massimo grado.
Un capolavoro. Per chi sa ancora farsi stupire dalla bellezza del cinema.
Paolo Mereghetti