
Martedì 19 DICEMBRE - Ore 19:45
Libro scelto: La rosa piu' rossa si schiude di Liv Stromquist, Fandango edizioni
Come mai Leonardo DiCaprio ha avuto relazioni con fantastiche modelle senza mai innamorarsi di nessuna di loro?Questo punto di partenza conduce la graffiante autrice e fumettista Liv Strömquist alla seguente ipotesi: innamorarsi è sempre più raro.Siamo un po’ tutti, in fondo, dei Leonardo DiCaprio. Perché?Liv Strömquist ci illustra con l’immagine e con la parola, e con sagace ironia, le principali teorie avanzate dai numerosi psicologi, sociologi e filosofi che hanno riflettuto sul tema: colpa del nostro estremo narcisismo; delle nostre infinite scelte razionali; del nostro distacco emotivo (ormai non più soltanto maschile) che porta al nostro bisogno imprescindibile di autonomia, al voler a ogni costo sfuggire dalla sofferenza delle relazioni amorose.Per illustrare queste teorie che conducono tutte, secondo lei, al disfacimento o addirittura all’estinzione dell’amore, Liv Strömquist mette in scena in una brillante e colorata rappresentazione teatrale una folla di personaggi d’ogni tempo, da Socrate a Samantha di Sex and the City, dal Piccolo Principe a Beyoncé, da Teseo a Marsilio Ficino, fino alla poetessa americana Hilda Doolittle, autrice della poesia La rosa più rossa si schiude.Eccoci dunque di fronte al formidabile condensato dei nostri spesso contraddittori comportamenti e dei nostri inesauribili dubbi sul discorso amoroso: pene d’amore, slanci, impegno o fuga, palpiti, tradimenti e amori multipli… tutti temi scandagliati con intelligenza e umorismo. Una vera e propria guida negli affari di cuore.
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Martedi 21 NOVEMBRE - Ore 19:45
LIBRO SCELTO: APEIROGON di Colum McCann, feltrinelli_editore
“Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, ai checkpoint, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l’Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un’unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Due tragedie speculari, una stessa perdita insanabile che permette a Bassam e Rami di riconoscersi, diventare amici per la pelle e decidere di usare il loro comune dolore come arma per la pace.
Partendo dalle storie personali di questi uomini ne nasce un’altra, che attraversa secoli e continenti, cuce insieme sete, storia, natura e politica. Giocando con gli ingredienti del saggio e del romanzo, ci dona un racconto allo stesso tempo struggente e carico di speranza”.
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GRUPPO DI LETTURA :PUNTI. La scelta dei libri sarà un po’ particolare, vorremmo poter affrontare insieme a voi saggi o romanzi che affrontano temi di attualità e possano aprirci a nuove prospettive sul mondo che ci circonda.
La data scelta per il primo incontro è MARTEDÌ 24 OTTOBRE alle ore 19.45 e si terrà in libreria.
Per partecipare bastera':
- iscriversi passando in negozio ad acquistare il libro
oppure
inviando una mail all’indirizzo
Se qualcuno fosse già in possesso del libro acquistato in altri negozi potrà partecipare acquistando un volume di pari valore
MA CHI ME LO FA FARE: come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo @harpercollinsit di Andrea Colamedici e Maura Gancitano.
«Efficienti, dinamici, creativi. Ma anche: sovraccarichi, avviliti, depressi.
Mai come oggi, in un mondo post- pandemico che continua a cantare le magnifiche sorti del neoliberismo, lavorare è sembrato altrettanto privo di senso. Una domanda spettrale, allora, ha cominciTo ad aggirarsi fra noi: ma chi me lo fa fare.
Andrea Colamedici e Maura Gancitano ci spingono a riflettere e origini e gli sviluppi di un concetto, quello di lavoro, sfaccettato è controverso, mettendone in luce i legami com ciò che abbiamo di più sacro come la religione e la moralità. Ma ci invitano anche a ribaltare la prospettiva sulle retoriche del privilegio e del merito. E soprattutto ci spingono a immaginare: una soluzione , un mondo in cui sia possibile cambiare.
A creare questo nuovo gruppo e a dargli forma oltre a me troverete Silvia Albrizio @silvia_readymade e Diletta Osti @didiosti

Tina Merlin ha scritto che "il monumento a vergogna perenne della scienza e della politica" si chiama Erto e Casso. Allo stesso modo, per noi, cittadini e militanti che ricordiamo il sessantesimo della strage del Vajont, il monumento politico, scritto e impresso nella coscienza politica e civile di un popolo, si chiama Tina Merlin. La sua opera, la sua testimonianza, la sua azione politica non sono solamente memoria storica ma ispirazione e indicazione per le lotte di oggi e per quelle di domani.
Il nostro Omaggio a Tina parte da qua. Ne parleremo con Adriana Lotto, presidente della Associazione Tina Merlin e con quanti vorranno condividere il loro omaggio pubblicamente. Dobbiamo tutti riconoscenza a questa donna bellunese che, come ha scritto Marco Paolini, è stata, e lo è ancora tramite i suoi libri, una di quelle "persone straordinarie che ti comunicano qualcosa che entra a far parte di te".
Appuntamento VENERDI 29 SETTEMBRE alle ore 18 presso il Teatro Da Ponte ( loggia Minucci ) a Serravalle di Vittorio Veneto.